Ora non potrai più fare queste domande a ChatGPT: scattati nuovi paletti

Le AI come ChatGPT hanno a lungo concesso agli utenti libertà massima: chi interagiva con il chatbot poteva porre domande di tutti i tipi e ottenere risposta.

Quel tempo è finito. E, verosimilmente, più andremo avanti e più i chatbot saranno limitati nella loro espressività. I limiti dipendono da vincoli legali ed etici, e dal rischio di violazione della privacy, ma non solo. Il punto è che l’intelligenza artificiale generativa ha bisogno di regole più rigide e di limiti pratici. Occorre un più sofisticato sistema di controllo e gestione per evitare che la risorsa diventi un pericolo.

ChatGPT: chat con l'AI da telefono
Ora non potrai più fare queste domande a ChatGPT: scattati nuovi paletti – museogottardpark.it

Oggi dunque l’AI è un assistente tuttofare chiamato a rispettare delle regole, a operare in un perimetro di massima responsabilità. Quando gli utenti pongono delle domande a ChatGPT, il modello deve evitare di arrecare loro danno. Per farlo, deve imparare a informare ma senza fornire risposte assolute e consigli troppo definiti su temi critici o delicati. I chatbot possono insomma assistere ed educare, stimolare la riflessione, ma non si possono sostituire ai professionisti.

I limiti sono stati introdotti per proteggere gli utenti da rischi legati alla salute, alla privacy, alla sicurezza e alla disinformazione. Tutti i chatbot più diffusi hanno insomma dovuto approvare dei regolamentati di utilizzo, per evitare che gli utenti potessero sfruttare in modo nocivo o pericoloso l’intelligenza artificiale. Dapprima sono state introdotte limitazioni su domande relative ad argomenti medici, poi i paletti sono stati estesi ai domini del diritto e della finanza.

Le domande oggi vietate su ChatGPT

Più volte, gli utenti di ChatGPT hanno per esempio provato a fare dell’intelligenza artificiale un referente sanitario, da cui ottenere consigli medici o psicologici. Il che ha portato anche a conseguenze gravi. Si sono per esempio registrate intossicazioni. Qualcuno ha denunciato episodi psicotici. E c’è chi ha ignorato una malattia grave convincendosi di essere sano. Varie denunce hanno poi spinto OpenAI a introdurre limiti nella chat di argomento sessuale, specie per utenti minori, alle domande che inerivano contenuti violenti e la manipolazione.

Un ragazzo che accede a ChatGPT da laptop
Le domande oggi vietate su ChatGPT – museogottardpark.it

L’introduzione di queste nuove restrizioni è stata graduale e spesso reattiva, cioè conseguente al sorgere di problemi concreti per gli utenti, che hanno denunciato OpenAI per danni. Le cose sono cambiate solo di recente, quando le nuove restrizioni introdotte da ChatGPT su temi delicati come salute, privacy e sessualità hanno cambiano l’esperienza degli utenti.

OpenAI ha dovuto introdurre paletti più rigidi per evitare che ChatGPT desse risposte inappropriate o rischiose su tutto ciò che concerne la salute fisica e mentale. Il chatbot risulterà dunque sempre meno aperto a fornire supporto medico, diagnosi e suggerimenti terapeutici. Inoltre sono stati bloccati i contenuti espliciti, erotici o troppo personali, anche se richiesti in contesti narrativi o di roleplay.

Con l’ultimo aggiornamento, infine, ChatGPT non può più generare contenuti che violano la riservatezza o che simulano identità altrui. Tutti questi filtri non vanno intesi come limiti alle domande da porre a ChatGPT ma come protezioni concrete per gli utenti più giovani e più fragili. Esistono insomma domande che ChatGPT non può accettare o a cui può rispondere solo in modo limitato.

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