Termosifoni in ghisa, acciaio o alluminio? Ecco il materiale che riscalda di più

Termosifoni in casa, di che materiali li hai? In ghisa, in acciaio o in alluminio? Scopri quale è più funzionale, ovvero quale riscalda di più in assoluto

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Termosifoni, quale materiale riscalda di più in assoluto – Meteorete.it

L’inverno sta arrivando. E finalmente, aggiungerebbe qualcuno. Soprattutto chi ama il cliché della copertina sul divano, della tazza calda e del freddo e della pioggia fuori. Lo dirà specialmente chi ha patito questo caldo inusualeprolungatosi fino a novembre inoltrato, con temperature a tratti quasi estivi e tutt’altro che autunnali. Un mix di stagioni in appena 24 ore che ha portato inevitabilmente ai primi malanni tra raffreddori, influenze e problematiche di vario tipo.

Non potrebbe essere altrimenti, se la mattina si scende con la giacca e in tarda mattinata servirebbe un abbigliamento estivo. Ed è qui che scatta la fregatura: quando poi esci anche pomeriggio in una maniera sbracciata e poi qualche ora più tardi arriva il vento, un freddo leggero ma pungente e in generale un’escursione termica che porta non solo a un rompicapo su come vestirsi ogni giorno ma soprattutto mal di gola, costipazioni e quant’altro.

Termosifoni in ghisa, acciaio o alluminio? Quale il top?

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Termosifoni e i materiali a confronto: quale scalda di più – Meteorete.it

E allora, poiché siamo quasi a un mese dal Natale, che inverno sia. Il meteo in Italia ha già previsto temperature rigide in arrivo e molti non aspettano altro che mettersi comodi a casa accendendo i termosifoni e cullandosi nel calore del proprio ambiente domestico, con un po’ di musica natalizia in sottofondo e un torpore interno che genera un sano piacere nel vedere il contesto gelido fuori dalla finestra.

Ma c’è una domanda, una curiosità, a cui vale la pena rispondere: quali sono i termosifoni che scaldano di più?Perché come noto ce ne sono di diversi tipi, di vario materiale, tutti con lo stesso obiettivo finale ma c’è chi lo raggiunge prima e chi dopo. C’è chi lo fa meglio e chi un pizzico meno, con sforzi e meccanismi che si riflettono poi anche sulla bolletta che ne verrà.

Chi è avvantaggiato? Chi ha ancora materiali datati e forse più sani e oramai esclusivi o chi ha casa di nuova generazione e ha strumenti teoricamente più efficaci? Conoscere le differenze tra i materiali più diffusi — ghisa, acciaio e alluminio — non è solo un dettaglio tecnico, ma una scelta che incide sulla vivibilità di casa. Dunque anche un prezioso consiglio per chi ancora deve acquistarli i termosifoni.

Termosifoni in ghisa, il classico che continua a stupire

I radiatori in ghisa hanno un fascino particolare: solidi, pesanti, quasi indistruttibili. La loro forza sta nella massa termica elevata: una volta caldi, rimangono tali per molto tempo. È il tipico calore “che resta”, quello che continua a diffondersi in stanza anche dopo che hai spento l’impianto.

Il lato meno comodo? La ghisa ha tempi di riscaldamento più lenti. Ci vuole un po’ per portarli a temperatura, ma poi non ti abbandonano. Per ambienti grandi o per chi ama una temperatura lunga e costante, sono ancora una scelta validissima.

Termosifoni in acciaio, il compromesso moderno

I termosifoni in acciaio ormai dominano nelle case contemporanee. Si riscaldano velocemente, hanno un design più sottile e sono disponibili in tantissime forme — dai modelli tubolari ai pannelli lisci.

Dal punto di vista termico, l’acciaio è un equilibrio perfetto: più rapido della ghisa, meno “impulsivo” dell’alluminio. Se cambi la temperatura dal termostato, loro rispondono quasi subito. L’unico limite è la minor capacità di trattenere il calore a impianto spento.

Termosifoni in alluminio, il più veloce di tutti

I radiatori in alluminio sono i più reattivi in assoluto. Si scaldano in un attimo e, allo stesso modo, si raffreddano velocemente. Per gli impianti moderni — pompe di calore, caldaie a condensazione — l’alluminio è spesso la scelta migliore.

Sono leggeri, modulari, semplici da installare. L’unico aspetto da tenere d’occhio è la possibile corrosione se l’acqua dell’impianto non è trattata correttamente. E, proprio perché l’alluminio si raffredda in fretta, non è ideale per chi ama un calore che rimane a lungo dopo lo spegnimento.

Termosifoni a confronto, quale riscalda di più

Dunque qual è il verdetto finale? Dipende dal significato che si dà alla frase “scalda di più”.

  • Per reattività, l’alluminio è il top.

  • Per inerzia termica, la ghisa resta imbattibile.

  • L’acciaio si posiziona nel mezzo, ed è quello più versatile per gli ambienti moderni.

Secondo linee guida tecniche e analisi sugli impianti termici, l’alluminio dà il meglio negli impianti a bassa temperatura, mentre la ghisa vince negli ambienti che richiedono calore prolungato. L’acciaio segue bene entrambi gli scenari, pur non primeggiando in nessuno dei due.

Tuttavia c’è un aspetto da non sottovalutare: dipende anche dal tipo di casa e dalle abitudini. Immaginiamo per esempio una casa dove le finestre vengono aperte spesso o dove ci sono stanze che si usano a orari variabili: qui serve un termosifone rapido. E l’alluminio fa un lavoro impeccabile.

Se invece parliamo di ambienti grandi, soffitti alti o situazioni in cui spegni l’impianto ma vuoi mantenere il calore ancora a lungo, la ghisa torna a brillare come dicevamo. L’acciaio, proprio perché flessibile, segue bene tutte le abitudini moderne: case ben isolate, termostati programmabili, ritmi quotidiani variabili. Se la priorità è tenere casa calda in maniera prolungata, con un pizzico di pazienza iniziale, probabilmente quelli in ghisa sono la soluzione migliore.

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