Il fiume che va controcorrente: il fenomeno reale che sfida le leggi della natura

Tra le acque placide del Nord America esiste un corso d’acqua che, almeno una volta l’anno, sembra ribellarsi alle regole della fisica. È il Chicago River, il fiume che attraversa l’omonima città e che, per volontà dell’uomo, scorre nella direzione opposta rispetto al suo corso naturale. Un paradosso ingegneristico che ha trasformato un problema sanitario in un simbolo mondiale di come la tecnologia possa piegare la natura, ma anche di quanto sia fragile l’equilibrio tra progresso e ambiente.

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Lungo poco più di 250 chilometri, il Chicago River nasce nei pressi del Lago Michigan e, per secoli, ha seguito la logica dei fiumi: defluire verso il lago, portando con sé le acque interne della città. Alla fine dell’Ottocento, però, Chicago era diventata una metropoli caotica e inquinata. Le acque reflue finivano direttamente nel lago, contaminando la principale fonte d’acqua potabile della popolazione. Fu allora che gli ingegneri idearono una delle opere idrauliche più audaci mai realizzate: invertire il corso del fiume. Oggi, grazie a un complesso sistema di chiuse e canali artificiali, l’acqua scorre verso sud-ovest, fino al Mississippi, contro la direzione naturale e contro ogni logica apparente.

Il mistero della corrente che cambia direzione

La decisione di invertire il flusso del Chicago River venne presa nel 1900, dopo anni di studi e dibattiti. All’epoca, l’idea sembrava impossibile: come far scorrere un fiume all’indietro senza alterare il paesaggio o distruggere l’ecosistema? Gli ingegneri americani costruirono un canale di 45 chilometri, il Sanitary and Ship Canal, scavato interamente a mano e con l’aiuto delle prime macchine idrauliche moderne. Quando le chiuse furono aperte, l’acqua cambiò direzione per sempre: non più verso il Lago Michigan, ma verso l’interno del continente.

fiume chicago
museogottardpark.it -Il mistero della corrente che cambia direzione

L’operazione salvò Chicago da un disastro sanitario, ma non fu priva di conseguenze. Lo spostamento delle acque modificò gli equilibri del bacino fluviale, creando tensioni con gli Stati confinanti e con il governo canadese, preoccupato per le variazioni nel livello del lago. Col passare degli anni, però, l’opera è diventata un caso di studio mondiale, tanto che nel 1999 l’American Society of Civil Engineers la ha inserita tra le “meraviglie ingegneristiche del mondo moderno”.

Oggi, la direzione del flusso è controllata elettronicamente e può essere invertita temporaneamente in caso di inondazioni, rendendo il Chicago River un sistema vivo e dinamico. Non si tratta di un’anomalia naturale, ma di un fenomeno interamente umano, dove la forza della tecnologia ha ridefinito il rapporto tra città e acqua.

Visitare il corso che sfida la natura

Chi visita Chicago può scoprire questa impresa straordinaria direttamente dal cuore della città. Le rive del corso d’acqua sono state trasformate in una lunga passeggiata urbana, la Chicago Riverwalk, con caffè, ponti mobili e punti panoramici da cui si può osservare la corrente che fluisce verso sud, lontano dal lago. Sono disponibili crociere fluviali che raccontano la storia dell’inversione del corso, con guide esperte che spiegano come le chiuse ancora oggi regolino la direzione dell’acqua.

Il costo di una crociera varia dai 25 ai 45 dollari, a seconda della durata e del tipo di imbarcazione, e offre una prospettiva unica su uno dei più audaci esperimenti idraulici mai tentati. Per chi preferisce muoversi a piedi, la Riverwalk è gratuita e aperta tutto l’anno, con tratti particolarmente suggestivi al tramonto, quando i grattacieli si riflettono sull’acqua che, a differenza di quasi ogni altro fiume al mondo, scorre controcorrente, come a ricordare che perfino la natura, a volte, può essere riscritta dall’ingegno umano.

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